Il Brasile è vicino! Oggi più che mai l’esperienza del Movimento senza terra del Brasile rappresenta un esempio unico di resistenza alla crisi climatica in atto e di costruzione di pratiche alternative al modello agricolo fondato sul consumo di suolo e risorse, sullo sfruttamento e la distruzione degli ecosistemi e della biodiversità. Ciò avviene attraverso l’adozione, in sempre più aree tra quelle coltivate dal MST, delle tecnologie e dei metodi agroecologici e agroforestali che permettono di produrre conservando l’ambiente.
L’agroecologia è l’insieme delle conoscenze, tecnologie e pratiche agricole che si muovano nel senso della sostenibilità ecologica, economica, sociale, culturale, etica e politica: imitando i meccanismi che si verificano in natura, l’agroecologia e l’agroforesta permettono di coltivare conservando l’equilibrio ecologico e la stabilità degli ecosistemi, garantendo la produzione di alimenti privi dei residui chimici utilizzati dall’agricoltura convenzionale. Ciò contribuisce alla sicurezza alimentare e alla conservazione dell’ambiente, poiché previene la contaminazione del suolo, dell’acqua e dell’aria. I sistemi di produzione incentrati sull’agroecologia rafforzano l’agricoltura familiare, basata su piccole proprietà, basso utilizzo di mezzi meccanici e di emissioni di gas serra, adattata alle condizioni e alle culture regionali.
Negli ultimi tre anni, mentre l’Amazzonia perdeva crescenti aree di foresta per produrre la soia necessaria agli allevamenti intensivi di mezzo mondo, il Movimento senza terra distribuiva più di un milione di pasti (cinquemila tonnellate di alimenti prodotti negli insediamenti della riforma agraria) alle popolazioni delle periferie urbane e rurali di tutto il paese colpite dalla pandemia: nutrirsi in modo sano è un diritto di tutti!
Nell’ottobre del 2021 il MST ha ottenuto l’Esther Busser Memorial Prize, un premio promosso dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Nazioni Unite) per la lotta contro le ingiustizie sociali, riconoscendo così l’impegno del Movimento per la produzione di alimenti sani, per la difesa dell’ambiente e dei diritti umani, a partire dal diritto alla salute e all’educazione.