Mimmo Carella è stato tra i primi partecipanti al Comitato romano di appoggio al Mst.
Mimmo, autotrasportatore e sindacalista attivo sul suo posto di lavoro per i diritti dei suoi colleghi e della sua categoria.
Mimmo di e a Radio onda rossa, luogo naturale dove dà voce al suo internazionalismo raccontando lotte e resistenze, dalla Palestina al Brasile.
Mimmo che ci coinvolge nelle iniziative aperte al centro Donna lisa dove la sua compagna, Diana, milita: ci dice di partecipare e di andare al centro che in maniera scherzosa ed affettuosa, autoironica e mai dispregiativa chiama “le femminucce”, con la consapevolezza della forza del progetto e di chi lo autogestisce.
Mimmo alle riunioni del Comitato con la sua voce inconfondibile e cadenza romana anima le discussioni, le analisi e i confronti a volte forti con Serena, praticamente uno scontro tra titani ma sempre intellettualmente rispettosi l’uno dell’altra.
Mimmo che prende in giro Claudia – “sseeee giornalista!” – o Alessandra per il motorino elettrico – “è arrivata con il motorino a gas…”.
Questo era Mimmo per noi: ne aveva per tutt*!
E poi i progetti per le radio del Mst – perché, militando in radio, ne conosceva la funzione sociale e politica –, le feijoade, le raccolta firme, le campagne di informazione, le petizioni, l’esposizione delle foto di Salgado sul Mst e tanto altro.
Da qualche anno si era stabilito con Diana a Sulmona e la distanza aveva interrotto lo scambio aperto e diretto senza però rompere il legame – talvolta urlato, altre silenzioso e sotterraneo – che ci univa nel sostenere le lotte per la terra, per la giustizia sociale, contro la violenza esercitata dal potere su chi potere non ha.
Il nostro più forte abbraccio a Diana e alle compagne e ai compagni che in questi giorni piangono Mimmo, nella consapevolezza che continueremo a sentire la sua presenza provocatoria e irriverente, ostinata e contraria. E l’eco della sua voce inconfondibile.