Settimane cruciali per la campagna contro l’approvazione del “Marco temporal”, il tentativo di limitare il diritto dei popoli nativi al riconoscimento delle terre ancestrali. Una misura che minaccia i popoli nativi, una sciagura per i binomi brasiliani, primo fra tutti quello della foresta amazzonica.
Con un duplice voto al Congresso e al Tribunale Supremo Federale, in Brasile è in corso il tentativo di limitare il diritto dei popoli nativi al riconoscimento delle terre ancestrali.
L’approvazione di questa proposta – il “Marco temporal” – avanzata dalla lobby dei proprietari terrieri metterebbe a rischio la vita dei popoli nativi e l’esistenza stessa dei biomi naturali: il riconoscimento del diritto alle terre ancestrali, infatti, costituisce una barriera fondamentale allo sfruttamento e alla distruzione della foresta amazzonica e degli altri biomi brasiliani.
È tempo di far eco al grido dei popoli indigeni e di unirsi al coro:#MarcoTemporalNão! O direito dos povos indígenas aos seus territórios está ameaçado!
Il Congresso federale brasiliano e il Tribunale Federale Supremo (STF) stanno in questi giorni valutando se accogliere la proposta avanzata dalla lobby dei grandi proprietari terrieri, il “Marco Temporal” (limite temporale). Si tratta di una tesi giuridica che sostiene che i popoli indigeni abbiano diritto solo alle terre da loro occupate il 5 ottobre 1988, data di promulgazione della Costituzione Federale del Brasile, cancellando con un colpo di spugna tutto il processo di espulsioni violente e di massacri realizzato prima e durante (e anche dopo) il regime militare. Oltretutto in violazione della Costituzione del 1988, in base a cui il governo avrebbe dovuto consegnare ai popoli indigeni le terre tradizionalmente occupate – senza alcun limite temporale – entro cinque anni dall’entrata in vigore della Costituzione, vale a dire entro il 1993.
La tesi viola pertanto il diritto alla demarcazione e all’assegnazione delle terre indigene ai popoli nativi previsto dalla Costituzione e non tiene conto della loro storia, mettendo così a rischio anche le terre indigene già delimitate e assegnate e impedendo nuove demarcazioni.
La lobby ruralista spinge affinché il processo di approvazione del “Marco Temporal” sia rapido e ha già ottenuto il voto favorevole della commissione Agricoltura e Riforma Agraria del Senato. Infatti, grazie al loro potere e alla loro influenza economica, i grandi latifondisti sono riusciti a occupare sempre più i seggi al Congresso. L’interesse di questo gruppo non è ovviamente legato alla tutela della foresta amazzonica, bensì ai profitti derivanti dallo sfruttamento dell’ambiente. Mentre è dimostrato che i popoli indigeni sono quelli che maggiormente proteggono i biomi naturali dalla deforestazione, dall’accaparramento di terre e dall’estrazione mineraria. Pertanto, se il “Marco Temporal” verrà approvato, il futuro di tutti noi sarà a rischio: nelle campagne, nelle foreste e nelle città.
È tempo di far eco al grido dei popoli indigeni e di unirsi al coro: #MarcoTemporalNão! La storia dei popoli indigeni del Brasile non inizia nel 1988!
Aderisci alla campagna firmando la petizione rivolta ai Senatori e ai membri del Tribunale Supremo federale del Brasile che in questi giorni si stanno esprimendo sul “Marco temporal”.Per firmare vai sulla pagina della campagna Marco Temporal Não! clicca su “PRESSIONE AGORA” e aggiungi la tua firma nei due box predisposti!
Lettera ai membri del Supremo tribunale federale del Brasile contro l’approvazione della tesi giuridica sul Limite Temporale e ai membri del Sentato, contro il progetto di legge che intende tradurre in legge tale tesi (PL 2903/23)
Eccellenza Ministro,
Non possiamo permettere che altre vite indigene siano messe a rischio!
Scrivo questa lettera perché mi unisco a molti altri cittadini brasiliani preoccupati per la direzione che il Brasile sta prendendo in relazione ai diritti degli indigeni e all’ambiente.
La tesi di Marco Temporal viola i diritti dei popoli indigeni. Il Limite Temporale impone ulteriori barriere a uno strumento di riparazione storico: la delimitazione delle terre indigene – un diritto originario garantito dalla Costituzione brasiliana.
Il provvedimento mira a modificare, attraverso un atto infracostituzionale, lo status giuridico delle terre indigene, definito all’art. 231 della Costituzione, creando un limite temporale da applicare nei processi di demarcazione delle terre indigene, imponendo la condizione della presenza fisica delle popolazioni indigene nelle rispettive aree alla data della Promulgazione della Costituzione Federale del 1988, il 5 ottobre 1988. Tuttavia, questa interpretazione riduzionista ignora tutto il saccheggio storicamente affrontato dalle popolazioni indigene, così come il ricco e storico rapporto che le comunità indigene hanno mantenuto con la terra, anche prima della colonizzazione.
Inoltre, la tesi del Marco Temporal ci mette su un percorso pericoloso che va contro la protezione dell’ambiente e la lotta alla crisi climatica, che è un problema globale ed estremamente urgente. I popoli indigeni sono stati veri e propri guardiani della terra per molti secoli: diversi studi indicano che la perdita di foreste nelle terre indigene è fino a 17 volte inferiore rispetto ai territori non protetti.
Chiediamo pertanto a Vostra Eccellenza di considerare la nostra richiesta e di votare contro il Quadro Temporale, tenendo conto di tutte le tragiche implicazioni e danni che questa tesi può portare alla vita non solo dei popoli indigeni, ma di tutti noi brasiliani che vogliamo un mondo più giusto e futuro più equilibrato.