SINTESI DELLA VICENDA RELATIVA ALLA OCCUPAZIONE DELLA CUTRALE DICHIARAZIONE DELLA DIREZIONE DEL MST DEL 9 OTTOBRE Intellettuali di tutto il mondo lanciano un manifesto in difesa del MST. È stato divulgato il 22 ottobre un manifesto firmato da intellettuali del Brasile e del mondo in difesa del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST) e contro la proposta della Commissione Parlamentare di Inchiesta che si propone di "investigare" sul Movimento. Il documento denuncia tutto il processo di criminalizzazione del MST, a partire dagli ultimi eventi e in particolare la campagna mediatica di denigrazione legata alla occupazione delle aziende irregolarmente gestite dalla Cutrale fino alla instaurazione della COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA. Il lancio del manifesto è stata una inziativa degli intellettuali. Tra le personalità che lo hanno firmato, ci sono brasiliani come Antonio Candido, Luis Fernando Veríssimo e Emir Sader, e stranieri come l'uruguaiano Eduardo Galeano, il francese Michael Lowy e il portoghese Boaventura de Souza Santos. MANIFESTO IN DIFESA DEL MST: CONTRO LA VIOLENZA DELL'AGROBUSINESS E LA CRIMINALIZZAZIONE DELLE LOTTE SOCIALI Le grandi rete televisive hanno mandato in onda incessantemente, da alcune settimane, le immagini della occupazione realizzata da membri del MST in terre che sarebbero di proprietà dell'Azienda del succo agrumi CUTRALE, nello stato di São Paulo. I media sono stati tassativi nel classificare la distruzione di alcune piante di arancio come un atto di vandalismo. È stata omessa, tuttavia, una informazione essenziale: che la titolarità delle terre dell'impresa è messa in discussione dall'Incra (Istituto nazionale per la colonizzazione e la riforma agraria) e dalla Giustizia. Si tratta di una grande area chiamata Núcleo Monções, che è costituita da circa 30.000 ettari. Di questi 30.000 ettari, 10.000 sono terre pubbliche riconosciute ufficialmente e 15.000 sono terre improduttive. Inoltre non c'è nessuna prova che la supposta distruzione di macchine e attrezzature sia stata opera dei senza terra. Nell'ottica dei settori dominanti, le piante di arancio sradicate per protesta hanno rappresentato un’immagine più scioccante di quella delle famiglie che vivono in accampamenti precari in attesa di poter produrre alimenti. Bloccare la riforma agraria: C'è un obiettivo preciso in tutto questo: impedire la revisione degli indici di produttività agricola – la cui versione attualmente in vigore si basa sul censimento del 1975 – e rendere possibile una commissione di inchiesta sul MST. Di fronte a questo obiettivo il centro del dibattito sulla questione agraria viene spostato dai responsabili della disuguaglianza e della concentrazione verso la criminalizzazione di coloro che lottano per i diritti del popolo. La revisione degli indici metterebbe in evidenza che, nonostante tutto lo sviluppo in campo tecnico, buona parte delle grandi proprietà non è così produttiva come i loro proprietari affermano che siano e sarebbe quindi disponibile per la riforma agraria. Per mascherare questo, è in corso una grande operazione politica delle classi dominanti con l'obiettivo di colpire il principale movimento sociale brasiliano, il MST. In questo modo, si prepara il terreno per un'altra offensiva contro i diritti sociali della maggioranza della popolazione brasiliana. La pesante operazione di media e imprese tende a isolare e criminalizzare il movimento sociale e indebolire le sue basi di appoggio. Senza resistenze, le corporazioni agricole tentano di bloccare, ancora più decisamente, la riforma agraria e imporre un modello agroesportatore in Brasile. Concentrazione fondiaria La concentrazione fondiaria in Brasile è cresciuta negli ultimi dieci anni, secondo il Censimento Agrario dell’IBGE. L’area occupata dalle aziende agricole superiori ai mille ettari concentra più del 43% dello spazio totale, mentre le proprietà con meno di 10 ettari occupano meno del 2,7% . Le piccole proprietà stanno sparendo mentre crescono le frontiere agricole dell’agrobusiness. Secondo la Commissione Pastorale della Terra (Rapporto CPT 2009) i conflitti agrari del primo semestre di quest’anni segnalano una situazione di estrema violenza contro i lavoratori rurali. Tra gennaio e luglio del 2009 sono stati registrati 366 conflitti che hanno coinvolto direttamente 193.174 persone, con un assassinio ogni 30 conflitti nel 1° semestre del 2009. Ci sono stati 12 morti, 44 tentativi di omicidio, 22 minacce di morte e 6 persone torturate nel primo semestre di quest’anno. Non violenza La strategia di lotta del MST è sempre stata caratterizzata dalla non violenza, anche se all’interno di un ambiente di estrema aggressività generata dagli agenti dello Stato e dalle milizie e dai pistoleiros a servizio delle imprese e del latifondo. Le occupazioni hanno l’obiettivo di fare pressione sui governi per realizzare la riforma agraria. C’è bisogno di una agricoltura socialmente giusta, ecologica, capace di assicurare la sovranità alimentare e basata sulla libera cooperazione dei piccoli agricoltori. Questo sarà conquistato solo da movimenti sociali forti, sostenuti dalla maggioranza della popolazione brasiliana. Contro la criminalizzazione delle lotte sociali Convochiamo tutti i movimenti e settori impegnati nelle lotte a impegnarsi in un ampio movimento contro la criminalizzazione delle lotte sociali, realizzando atti e manifestazioni politiche che segnalino il ripudio alla criminalizzazione del MST e di tutte le lotte in Brasile. PRIMI FIRMATARI: Eduardo Galeano – Uruguai/ István Mészáros - Inglaterra Ana Esther Ceceña - México Boaventura de Souza Santos - Portugal Daniel Bensaid - França Isabel Monal - Cuba Michael Lowy - França Claudia Korol - Argentina Carlos Juliá – Argentina Miguel Urbano Rodrigues - Portugal Carlos Aguilar - Costa Rica Ricardo Gimenez - Chile Pedro Franco - República Dominicana Brasil: Antonio Candido Ana Clara Ribeiro Anita Leocadia Prestes Andressa Caldas André Vianna Dantas André Campos Búrigo Augusto César Carlos Nelson Coutinho Carlos Walter Porto-Gonçalves Carlos Alberto Duarte Carlos A. Barão Cátia Guimarães Cecília Rebouças Coimbra Ciro Correia Chico Alencar Claudia Trindade Claudia Santiago Chico de Oliveira Demian Bezerra de Melo Emir Sader Elias Santos Eurelino Coelho Eleuterio Prado Fernando Vieira Velloso Gaudêncio Frigotto Gilberto Maringoni Gilcilene Barão Irene Seigle Ivana Jinkings Ivan Pinheiro José Paulo Netto Leandro Konder Luis Fernando Veríssimo Luiz Bassegio Luis Acosta Lucia Maria Wanderley Neves Marcelo Badaró Mattos Marcelo Freixo Marilda Iamamoto Mariléa Venancio Porfirio Mauro Luis Iasi Maurício Vieira Martins Otília Fiori Arantes Paulo Arantes Paulo Nakatani Plínio de Arruda Sampaio Plínio de Arruda Sampaio Filho Renake Neves Reinaldo A. Carcanholo Ricardo Antunes Ricardo Gilberto Lyrio Teixeira Roberto Leher Sara Granemann Sandra Carvalho Sergio Romagnolo Sheila Jacob Virgínia Fontes Vito Giannotti. PER SOTTOSCRIVERE QUESTO MANIFESTO, CLICCARE NEL LINK. OCCUPAZIONE DELL’AZIENDA DELLA CUTRALE DA PARTE DEL MST E SUCCESSIVA CAMPAGNA DENIGRATORIA FINO ALLA NUOVA RICHIESTA DI COMMISSIONE DI INCHIESTA IN DATA 22 OTTOBRE Il 28 settembre, 250 famiglie del MST hanno occupato la fazenda Capim che è compresa nei comuni di Iaras, Lençóis Paulista e Borebi, nella regione centrale dello stato di São Paulo. L’area fa parte del cosiddetto Núcleo Monções, un complesso di 30.000 ettari divisi in varie fazende che appartengono allo stato federale. La fazenda Capim, con più di 2.700 ettari è stata indebitamente appropriata dalla Sucocítrico Cutrale, una delle maggiori imprese produttrici di succo di arancia del mondo, per la monocultura dell’arancia. Le famiglie del MST dello stato di San Paolo che hanno occupato la fazenda hanno distrutto due ettari di aranceto per piantare alimenti di base. L’azione aveva per obiettivo di richiamare l’attenzione sul fatto che si tratta di terra pubblica di cui indebitamente si è appropriata una grande impresa e fare pressione sul potere giudiziario poiché da anni l’Incra ha dato vita a un’azione perché gli siano attribuite queste terre che sono dello stato federale. Le prime occupazioni nella regione risalgono al 1995. Dieci anni dopo alcune aree sono state destinate ad insediamenti. La maggioranza delle terre, tuttavia, sta ancora nelle mani dei grandi gruppi economici. La Cutrale si è installata lì da 4/5 anni. Sapeva che le terre erano pubbliche ma sperava tuttavia che ci fosse una regolarizzazione fondiaria a suo favore. Oltre alla indebita utilizzazione delle terre, l’azienda è sotto inchiesta da parte del pubblico ministero dello stato di São Paulo per la formazione di un cartello nel ramo della produzione dei succhi, con pregiudizio dei piccoli produttori. L’impresa è anche stata processata molte volte per gli impatti sull’ecosistema, per l’inquinamento provocato nel disperdere i rifiuti senza trattamento in diversi fiumi. Le terre dell’azienda una volta espropriate potrebbero servire all’insediamento di 400 famiglie. Le immagini della televisione, riprese da un elicottero, hanno mostrato il 28 settembre un trattore che distruggeva le piante. La notizia è stata ripresa il 5 ottobre e a questo punto membri del gruppo ruralista hannno definito il movimento criminale e terrorista. Ma perché riprendere la notizia una settimana dopo? Si chiede la Commissione Pastorale della Terra. Lo stesso giorno dell’azione dei senza terra è stato consegnato ai presidenti di Camera e Senato un Manifesto firmato da più di 4000 persone – tra le quali molte personalità nazionali e internazionali – che dichiarano il loro appoggio al MST di fronte al tentativo dell’installazione di una Commissione Parlamentare di Inchiesta per investigare sull’attribuzione di risorse pubbliche a organizzazioni legate al movimento. Il giorno 30 il parlamento ha bocciato la richiesta ma il gruppo ruralista si è infuriato L’azione del MST del giorno 28 settembre non aveva provocato grandi reazioni quando è stata divulgata, ma è stata ripresa proprio per rilanciare la richiesta della CPI.Stedile, in recenti interviste, dice che la distruzione delle piante d’arancio è stato un errore perché ha dato l’occasione alla ripresa della campagna di criminalizzazione, ma le decisioni nel MST sono prese a livello locale, dagli stessi gruppi che promuovono le azioni e gli accampati protagonisti dell’occupazione sono esasperati da anni di lotte senza sbocco e durante i quali non sono riusciti a informare l’opinione pubblica della illegalità della situazione. Inoltre parte delle accuse mosse ai membri del movimento sono false (per esempio le accuse di furto), sono state montate dall’azienda e dalla polizia dopo che le famiglie erano state espulse. Quando ci si indigna per le piantine di arancia più che per le condizioni drammatiche di decine di migliaia di famiglie, che vivono da anni in baracche di plastica, o si accusano di violenza contadini disperati che hanno sradicato delle piante, mentre restano impuniti la grandissima maggioranza dei responsabili dei 1600 omicidi di persone impegnate nelle rivendicazione della riforma agraria, c’è qualcosa di evidentemente strumentale.
Chiarimenti sugli ultimi episodi di cui hanno parlato i media. Di fronte agli ultimi episodi che coinvolgono il MST e hanno avuto ripercussioni nei media, la direzione nazionale del MST fa questo pubblico pronunciamento.