Salviamoci con il pianeta di Antonio Lupo, 30 marzo 2011
- Intervento di Antonio Lupo, presidente di Amig@s MST-Italia all’Assemblea in Difesa
- del Beni Comuni, Milano 30 marzo 2011
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- 1) Smettiamo di essere ipocriti e diciamolo chiaramente: Salviamoci con il Pianeta, non
- Salviamo il Pianeta ! Il Pianeta sopravviverà, è l'umanità che è a rischio di
- sopravvivenza!
- Come salvarci ?
- Siamo di fronte a un baratro, come spesso ci ricorda il prof. Tamino, e per prima cosa
- dobbiamo fermarci.
- Poi decidere le Priorità. Anche per me il problema centrale è la crisi climatica ed il
- riscaldamento globale, che stanno già colpendo duramente la vita del Pianeta, l'acqua, la
- terra, l'aria e l'umanità stessa.
- Se siamo d'accordo su questa analisi ci può essere utile lo slogan “In nome del popolo
- arrostito”.
- Un tempo si diceva in nome del popolo inquinato, ma i diversi inquinamenti, seppure in
- aumento, non sono oggi il punto centrale e riunificante dell'attacco alla natura e ai Beni
- Comuni.
- Due anni fa Via Campesina Internazionale ha denunciato che la produzione e il consumo di
- Cibo industriale determinano circa il 50% delle emissioni di gas serra (15% dalla produzione
- agricola, 15% dalla deforestazione ad uso agricolo, 15% dalla produzione industriale e
- trasporto di cibo, 4% dalla fermentazione di cibo buttato nella spazzatura) e ha lanciato lo
- slogan “ I piccoli contadini possono raffreddare il Pianeta”.
- Nel mondo i piccoli contadini, con le loro famiglie, sono ancora 3 miliardi: nel prossimo
- futuro o continueranno a coltivare la terra, riuscendo ad alimentarsi (i piccoli contadini
- sono l'80% del miliardo degli affamati!) e raffredderanno il pianeta, o un miliardo di
- essi, secondo le stime, sarà costretto a emigrare dalla terra. Questo contribuirà a un
- ulteriore aumento del riscaldamento globale ( è noto che le città emettono la maggior quantità
- di gas serra)
- O vincerà il modello agricolo dei contadini o quello delle multinazionali dell'agrobusiness,
- con conseguente bidonvilizzazione del mondo e il trionfo delle mafie globalizzate.
- Un esempio. La Città di San Paolo nel 1850 aveva circa 60 mila abitanti; oggi, compreso
- l'hinterland, ne ha 22 milioni, sui 200 milioni totali del Brasile. E' il risultato delle migrazioni
- di contadini, in gran parte provenienti dal NordEst del Brasile, una regione con seri problemi
- idrici. Perché in Brasile, una nazione grande 27 volte l'Italia e ricca di acqua, terra e sole, si
- sono create immense e violente favele in tutte le città, le più grandi a S.Paolo e Rio? Perché
- non è stata fatta la Riforma Agraria, la terra è rimasta ai latifondisti, coltivata con
- monoculture di materie prime ad uso esportazione ( canna da zucchero, soia, eucalipto ecc:).
- Anche in Brasile i Contadini prima erano il 60-70% ( come ancora oggi in gran parte dell'Asia),
- oggi sono il 15-17%. Se il modello di agricoltura industriale, quello che viene definito
- “Agricoltura petrolifera e senza Contadini”, vincerà del tutto, diventeranno il 3% come in
- Europa, ed altri 20 milioni andranno nelle città, in gran parte nelle favele. Forse non saranno
- calcolati come disoccupati ( in Brasile la disoccupazione viene data al 6-7%), ma molti
- lavoreranno nei “settori” Droga, Prostituzione e Spazzatura, gestiti dalle mafie.
- Secondo me questo è il più grande incubo mondiale, un altro miliardo di contadini previsto
- nei prossimi 30-50 anni nelle bidonville delle megalopoli, soprattutto in quelle di Asia e
- Africa.
- Le lotte contadine e la questione agraria saranno fondamentali, molti parlano della necessità
- di dar vita a una V internazionale dei movimenti, con un ruolo fondamentale dei movimenti
- contadini e di Via Campesina.
- 2) le Speculazioni in Borsa sui cereali, con i prezzi in forte e continuo rialzo hanno
- creato fame, rivolte e insicurezza alimentare (ricordiamoci che la sicurezza è solo
- una parte della sovranità alimentare ). Sono rischi reali per tutti, anche per il popolo
- italiano e per quelli europei.
- Possiamo e dobbiamo dire che in futuro non saremo certi del pane e della pasta, anche
- perchè nel mondo il 40-50% dei cereali è usato per gli allevamenti.
- Nel 2010 l'Italia ha importato il 60% di grano tenero, il 37% di grano duro, il 20% di
- mais, . E l'87% di soia ( che non è un cereale)
- Che fare?
- Per prima cosa per avere una vera sicurezza alimentare, riconvertire a frumento parte
- delle monoculture di mais della Pianura Padana, oggi usate per nutrire gli animeli.
- Questo perchè non si verifichi che altri paesi, offrendo di più, comprino il frumento che oggi
- importiamo e consumiamo, magari in annate di produzione bassa, come si è verificato l'anno
- scorso per la siccità in Russia, Asia e Australia.
- Quindi ridurre la zootecnia intensiva e il consumo di carne, permettendo alla terra di riposare
- (non sotto il cemento!) e recuperare la fertilità perduta.
- E' indispensabile riutilizzare per gli allevamenti i pascoli abbandonati, ridurre l'uso in
- agricoltura dei carbonfossili e dell'acqua ( il 60-70% dell'acqua dolce è consumata in
- agricoltura).
- Riconvertendo l'attuale modello di agricoltura avremo un'aumento del numero di lavoratori
- agricoli!
- Questo deve valere per tutta l'Europa, dobbiamo buttare all'aria la PAC (Politica Agricola
- Comunitari), che scade nel 2013, e far abolire l'attuale sistema di sovvenzioni che strozza i
- piccoli contadini africani e dei paesi emergenti, ma ora anche i contadini e gli allevatori
- europei. Con questo sistema la maggior parte del guadagno finisce alle multinazionali
- dell'agrobusiness e alla grande distribuzione commerciale.
- 3) Che possiamo fare noi cittadini, che mangiamo e acquistiamo cibo ogni giorno?
- Dobbiamo aiutare i contadini, lottando con loro per il Diritto al Cibo Sostenibile ( non
- all'attuale generico Diritto al Cibo, che spesso significa Diritto a un Cibo Insostenibile e
- Spazzatura!)
- Abbiamo approfondito questi temi in due recenti Convegni, uno su Cibo e Sostenibilità
- Ambientale e l'altro su Cibo Spazzatura, Obesità e altre malattie (vedi MacDonald's e soci).
- Potete leggere gli atti sul sito www.cibosostenibile.it , dove troverete anche il Manifesto
- per il Diritto al Cibo Sostenibile, che vi invito a leggere e sottoscrivere.
- La Sostenibilità non è chiacchera pubblicitaria, è misurabile.
- Negli Stati Uniti hanno calcolato che vengono usati 7,4 calorie per produrre una caloria di
- cibo.
- Quindi per ogni caloria di cibo prodotto, 6,4 calorie vanno a finire in gas serra e rifiuti
- inquinanti!
- E in Europa? Dobbiamo calcolarlo con precisione, sarà un po' meno, ma i dati sono simili
- Si deve introdurre nelle legislazioni che chi produce e vende cibo non sostenibile
- commette un reato contro il Pianeta e l'Umanità, fino alla creazione, come richiesto
- nell'Aprile 2010 al Vertice dei Popoli a Cochabamba, di un Tribunale Internazionale di
- Giustizia Climatica e Ambientale, che “abbia la capacità giuridica vincolante di prevenire,
- perseguire e punire gli Stati, le Imprese e persone che per azione o omissione contaminano e
- provocano il cambiamento climatico”.
- Va bene la green economy, ma non basta. Non facciamoci abbindolare dai miracoli tedeschi: la
- Germania è un paese che sta diminuendo significativamente le sue emissioni di gas serra, ma
- sono ancora loro quelli che ne emettono più di tutti in Europa, 10,1 T. gas serra pro
- capite/anno (gli USA arrivano a 19,1!).
- Tutte le nazioni (e ognuno di noi) dovranno diminuire le emissioni, ma quelli che consumano di
- più pro capite dovranno dimagrire di più.
- Certamente ci vogliono strumenti nuovi per attuare un consumo di Cibo etico e
- sostenibile: sui prodotti ci dovrà essere una etichettatura con informazioni chiare su tutta la
- filiera (compreso le materie prime OGM utilizzate), l'analisi delle componenti, il carbon label (
- le emissioni di CO2 derivate dalla produzione di quel prodotto) e la quantità di acqua
- utilizzata.
- C'è urgente bisogno di nuove leggi in questo senso in Italia e Europa, altro che libera
- circolazione di cibo Scadente venduto al di sotto del costo di produzione (un pollo a 2 Euro al
- chilo)!
- 4) C'è bisogno di un Disarmo completo e unilaterale nella più feroce guerra che è in
- corso da oltre 200 anni, quella che l'Uomo continua a fare alla Natura..
- Noi, l'Umanità, siamo riusciti a far saltare il ciclo del Carbonio e dell'Azoto.
- Vediamo che la Natura sta reagendo, si vendica, non perché è matrigna, ma per la sua
- “natura”stessa, cioè per leggi biologiche, chimiche e fisiche.
- Ad esempio il suolo ipersfruttato e senza vita non riesce ad assorbire e trattenere l'acqua
- delle piogge, brevi e violente, quindi si verificano alluvioni.
- Il mare, che si è riscaldato, ha aumentato volume, energia e violenza.
- Alla manifestazione di Roma del 26 marzo abbiamo gridato “ vogliamo l'acqua e il sole, non la
- Luna”.
- Bene, aggiungiamoci anche la Terra Fertile e il mare vivo e fresco.
- Lo sappiamo tutti, dobbiamo cambiare testa e cuore.
- Leonardo Boff, un uomo formidabile per testa e cuore, ce lo ripete da tempo, dobbiamo
- affrontare il difficile passaggio dal Tecnozoico all'Ecozoico. Speriamo di farcela.
- E intanto vinciamo i referendum per l'Acqua Pubblica e contro il Nucleare.
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