C'era una volta un Paese rispettato. I colpi di Bolsonaro al prestigio del Brasile
di Claudia Fanti
Nel turbolento processo di transizione che condurrà Jair Bolsonaro, il primo gennaio prossimo, alla guida del Brasile, ogni annuncio del futuro presidente è un colpo ulteriore alla credibilità del paese.
Brasile, Gherardo Colombo sul giudice Moro superministro: «Un problema non di poco conto»
Intervista. L'ex magistrato critica la scelta del giudice che ha escluso Lula dalle elezioni brasiliane di entrare nel governo del vincitore Bolsonaro: «Il fatto che abbia accettato di diventare ministro in modo repentino per la forza politica che ha tratto oggettivamente vantaggio dalle sue indagini potrebbe gettare più di un’ombra sulla sua effettiva indipendenza come giudice».
I Senza Terra e i movimenti sociali di fronte alla vittoria di Bolsonaro
di Benedetto Fassanelli
Il 29 ottobre si celebra l’anniversario della prima occupazione organizzata dal Movimento Sem Terra, nel 1985. A trentatré anni di distanza e all’indomani dell’elezione di Jair Bolsonaro alla presidenza del Brasile, i movimenti sociali brasiliani si preparano a fare opposizione contro il nuovo governo reazionario, un “connubio tra repressione e neoliberismo”
Stedile: «La resistenza ora passa dal rinnovamento della sinistra e dall’unione delle forze popolari»
Claudia Fanti
Dal Manifesto del 30/10/2018
«Se nulla restasse di queste pagine, la speranza è che qualcosa almeno resista: la nostra fiducia nel popolo. La nostra fede negli esseri umani e nella creazione di un mondo in cui sia meno difficile amare». Così scriveva Paulo Freire - il grande educatore che il neoletto Bolsonaro vorrebbe cancellare dall'insegnamento con il lanciafiamme - a conclusione della sua "Pedagogia degli oppressi".